L' Inverno è alle porte, è tempo di Birdgardening...

L'autunno è già oltre la sua metà, l'inverno è dietro l'angolo e per i nostri piccoli amici alati, che trascorreranno l'inverno nel nostro giardino, vuoi perchè stanziali o perchè arrivano da posti più freddi del nostro a svernare qui, comincia il periodo più delicato dell'anno, i giorni sono corti, le temperature sono basse, il cibo scarseggia e un aiuto è molto gradito !

Non sono un esperto di birdgardening, sono solo tre anni che lo pratico, quest'anno sarà il quarto e non sono certo in grado di tenere lezioni, ma se per caso qualcuno leggendo, volesse provare la soddisfazione e l'emozione di dare un aiuto ai piccoli pennuti, ed andare oltre alle briciole gettate pulendo la tovaglia, qualche consiglio per iniziare a chi  non abbia competenze in materie posso darlo anch'io. Innanzitutto è bene precisare che il  bird gardening, non è un gioco da fare nel week-end se non si sa cosa fare, o solo quando  se ne ha voglia. Il tempo richiesto è poco, ma dal momento che ci si prende l'impegno di andare oltre alle briciole, è importante mantenere l'impegno costante nel tempo
almeno fino alla primavera successiva periodo in cui con l'arrivo di una stagione migliore e  disponibilità di cibo naturale, si dismettono le mangiatoie.

Passero (Passer domesticus)                       Merlo (Turdus merula)

Non bisogna mai far mancare cibo nelle mangiatoie,  
perchè dal momento che diventa un punto di riferimento se venisse a mancare metterebbe in doppia difficoltà i nostri amici. Di contro non bisogna aspettarsi che come disponiamo le nostre mangiatoie in giardino, vengano prese d'assalto appena preparate. Ovviamente dipende molte dalle specie che frequentano il nostro giardino, se sono più o meno intuitive e/o diffidenti, ma possono passare anche diverse settimane prima che una mangiatoia possa essere frequentata, ed a volte può succedere che mentre in alcune c'è la fila in altre proprio non ci vanno,  ma poi può essere che l'anno dopo, la prima mangiatoia ad essere frequentata sia quella andata deserta l'anno precedente; quindi a noi capire come agire e per quali motivi può essere successo, ma mai disperare e demoralizzarsi !!

Per chi volesse cimentarsi in questa interessante, divertente e soprattutto utile attività, e non avesse troppe conoscenze in materia, per quella che è la mia esperienza consiglio, ovviamente per quanto possibile, di mettere più mangiatoie, diversificando i modelli di mangiatoie e diversificando il cibo; mangiatoie ce n'è di tutti i tipi, dalle più semplici alle più complesse, diversificate in forma  anche in base al cibo per cui sono costruite. Naturalmente, uno la mangiatoia se la può anche costruire come più gli piace e ritiene possa andare bene, come sto facendo io, ma sarà pronta solo per il prossimo inverno.

Così come per le mangiatoie, anche per il cibo ritengo sia necessario diversificare, tenendo presente alcuni accorgimenti... NO, alla margarina ed a cibi salati, SI a cibi "dolci" (briciole ed avanzi di panettone, biscotti, pasticcini secchi) burro, strutto, frutta fresca o secca (noci, noccioline, pinoli,mandorle, arachidi, uvetta), ovviamente ci sono anche i cibi "commerciali" già pronti per l'uso. E' importante anche usare granaglie (macinate) dure e non mangime in farina che anche se non si bagna, solo con l'umidità invernale diventa poltiglia inutilizzabile ed anche "pericolosa", favorendo l' ingenerarsi di muffe e conseguentemente, rischio malattie ed infezioni.

E' quindi altrettanto  importante, oltre che tenere rifornite le mangiatoie, anche la pulizia e l'igiene delle stesse, ed in caso di acquisto o di  autoproduzione della mangiatoia, verificare che sia di facile pulizia. Sia chiaro che comunque non bisogna "spaventarsi", alcuni tipi di mangiatoie si puliscono in un attimo, e sebbene ci siano alcune regole da seguire con costanza, tipo tenere riempite e pulite le mangiatoie, il tempo che ci si impiega è davvero minimo e non richiede affatto ore al giorno ed almeno per quel che mi riguarda, non mi impegna nemmeno tutti i giorni, anzi. In questo periodo, che non siamo in pieno inverno ed il consumo di cibo è minimo, sono pochi minuti alla settimana, quando il consumo sarà maggiore saranno pochi minuti, due/tre volte la settimana,  e a fronte di pochi minuti ogni tanto, è tanta la soddisfazione ricevuta nel vedere i nostri piccoli amici banchettare "alla nostra tavola".....




In alto Occhiocotto (Sylvia melanocephala); in basso Lucherini (Carduelis spinus)

La ceck list, dei pennuti avvistati ed identificati che hanno banchettato alla "mensa dell'Orso Tibetano"  in questi primi tre anni sono: Ospiti fissi, di tutti e tre gli anni: Cinciallegra (Parus maior) Cinciarella(Cyanistes caeruleus Pettirosso (Erithacus rubecula(Turdus merula) e Passero Passer domesticus Ospiti che si sono aggiunti l'anno scorso, molto probabilmente complice l'inverno molto rigido che ha ridotto ulteriormente la possibilità di procurarsi cibo : un Fringuello Fringilla coelebs ed una decina di Lucherini Carduelis spinus che hanno svernato in zona, per nulla intimoriti della presenza umana, potevo passeggiare  in giardino,  che loro continuavano  tranquillamente a mangiare, "facce toste e mangioni" :-)) di passaggio durante una nevicata, anche alcuni Storni (Sturnus vulgaris), per un giorno si son fermati in giardino, cercando però cibo nelle parti scoperte dalla neve del terreno e non nelle mangiatoie.

Fiore all' occhiello, del mio "Ristorante per Volatili", è stato comunque, un'Occhiocotto (Sylvia melanocephala)che a fine febbraio del 2008, primo anno in cui avevo messo le mangiatoie, ha soggiornato per almeno 4/5 giorni nel mio giardino, prima di volarsene via e tornare in zone più adatte e consone a lui, aiutato da alcune giornate di vento molto forte. Per ulteriore infomazioni sul Birdgardeninig,  potetecomunque cercare in rete, si trovano tante utili informazioni sull'argomento, sia per i neofiti, che per chi ne sa già.

Buoni banchetti a Tutti,  Orso Tibetano



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